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Riscaldamenti negli uffici comunali e scuole, ordinanza del sindaco di Salerno Attualità zonarcs 

Riscaldamenti negli uffici comunali e scuole, ordinanza del sindaco di Salerno

Il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli ha firmato un”ordinanza che impone una stretta su orari e temperature dei riscaldamenti in tutti gli edifici comunali, incluse scuole (ad eccezione di nidi e materne) e uffici pubblici. La decisione, presa in vista dell’avvio della stagione termica 2025-2026, mira a proseguire sulla strada del contenimento dei consumi di gas naturale, visti i buoni risultati degli anni passati e le attuali temperature sopra la media stagionale.

La novità più rilevante del provvedimento riguarda la prima fase: fino al 7 dicembre, complici le previsioni meteo miti, gli impianti negli edifici comunali potranno restare accesi solo la mattina, dalle ore 7:30 alle 12:30, dal lunedì al venerdì. Successivamente, a partire dal 9 dicembre, l’orario si estenderà ma rimarrà comunque ridotto, con un limite massimo di funzionamento fissato a 9 ore giornaliere, una in meno rispetto alle 10 ore previste dalla normativa nazionale. Per tutto il periodo, inoltre, la temperatura massima consentita è ridotta di un grado, stabilita a 19°C (con 2°C di tolleranza). Come specificato nell’ordinanza, queste restrizioni non si applicano agli edifici considerati più sensibili, ovvero asili nido, scuole dell’infanzia e piscine comunali, che seguiranno i normali parametri di esercizio. La decisione del Sindaco si basa sulla facoltà di modificare i periodi di accensione a fronte di “comprovate esigenze”. In questo caso, le esigenze sono duplici: da un lato le previsioni che indicano un avvio di stagione più caldo del normale; dall’altro, la volontà di consolidare il risparmio energetico. Nelle premesse dell’atto, si legge infatti che le misure adottate nelle stagioni invernali precedenti “sono risultate ben tollerate dalla cittadinanza ed hanno conseguito gli obiettivi prefissati in termini di contenimento dei consumi”. Pur in assenza, quest’anno, di specifiche direttive nazionali come quelle varate durante la crisi energetica del 2022, l’amministrazione ha ritenuto “opportuno e necessario” proseguire su questa linea di prudenza. Sono comunque contemplate eccezioni: i dirigenti scolastici o i responsabili degli uffici potranno richiedere deroghe agli orari (sempre nel limite delle 9 ore giornaliere) per “comprovate esigenze” legate ad attività didattiche o d’ufficio.

 

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